Secondo gli studi tutti i cani discenderebbero dall’antico Canis familiaris, ovvero il primo tipo di cane domestico che venne addomesticato dall’uomo circa diecimila anni fa.
L’aspetto del più antico cane
Ma qual’era davvero l’aspetto del più antico e fedele amico dell’uomo?
Restano ancora molte questioni insolute. Ma facciamo un salto indietro di circa cinquanta milioni di anni fa. In quella che allora era l’America Settentrionale, con la comparsa dei Miacidi, iniziava la storia dei canidi.
Si trattava di piccoli carnivori molto simili ad una martora che, avrebbero seguito un destino evolutivo molto particolare.
Alcuni di essi migrarono, probabilmente in cerca di cibo, attraverso lo Stretto di Bering, giunsero in Europa e si svilupparono in modo differente da quelli che rimasero in America.
Quelli che rimasero in America diedero origine ai canidi, mentre quelli che migrarono diedero origine agli ursidi.
I primi canidi risalgono a trentacinque milioni di anni fa. Avevano arti anteriori e posteriori sviluppati, una regione lombare allungata ed una coda lunga e piuttosto robusta. Col passare del tempo le zampe si allungarono e le dimensioni divennero molto simili a quelle del lupo.
Con le dimensioni simili a quelle di un coyote, aveva una dentatura tipicamente canina, una struttura adatta alla corsa ed una certa capacità cerebrale.
Tale cane, il lepophagus, superò lo Stretto di Bering e giunse nel Vecchio Continente proseguendo la propria evoluzione.
Il Canis cipio fece la propria comparsa circa otto milioni di anni fa sui Pirenei ed è ritenuto il capostipite di molte razze di cani e dello sciacallo.
Il lupo, invece, discende da un’altra specie antica, il Canis etruscus, diffusosi in Europa due milioni di anni fa.
Poi in seguito alle glaciazioni ed in cerca di cibo, i lupi migrarono oltre lo stretto di Bering che, essendo ghiacciato era attraversabile. Al contrario sciacalli e coyote, abitando più a sud, non conobbero migrazioni intercontinentali di questo tipo.
Il Canis familiaris
Il Canis familiaris, invece comparve circa diecimila anni fa ed ebbe rapporti con l’uomo del Neolitico.
Ci sono molti dubbi sulla provenineza del Canis familiaris, alcuni studiosi dell’evoluzione come Charles Darwin sono concordi nel negare l’esistenza di un unico ceppo per tutte le razze canine, mentre sostengono l’ipotesi di un incrocio tra le diverse sottospecie di lupi e sciacalli. Stessa considerazione arriva dall’etologo Konrad Lorenz.
Una scoperta abbastanza recente avrebbe proprio risolto la questione delle origini.
In Estremo Oriente sono stati rinvenuti alcuni scheletri di cani molto antichi.
Il Canis lupus
Quelle regioni, però, non erano popolate dagli sciacalli, ma esclusivamente da un lupo di piccola taglia: il Canis lupus chanco.
Proprio da questo ritrovamento, che esclude un coinvolgimento degli sciacalli nell’evoluzione del cane, si è arrivati alla comune conclusione di una discendenza dal lupo.
Altri studi, basato sull’esame dei cromosomi sostengono che la domesticazione dei cani potrebbe avere avuto origine circa 15.000 anni fa proprio in Asia centrale, nella regione che va dal Nepal alla Mongolia, a partire dal lupo grigio.
L’ipotesi è sostenuta da un gruppo di ricercatori della Cornell University e della Stanford University, in collaborazione con numerosi centri di ricerca internazionali.
L’opera dei ricercatori
I ricercatori hanno quindi analizzato più di 185.800 marcatori genetici nei cromosomi autosomici (non sessuali), nel cromosoma Y e nel DNA mitocondriale di oltre 4600 cani di 165 razze moderne e più di 540 cani di villaggio di 38 paesi.
Tuttavia, nemmeno questo risultato chiude le indagini sulle origini del cane domestico. Altri ampi studi sono in corso e alcuni ricercatori ritengono come non venga ancora sufficientemente provato il presupposto che il cane domestico derivi direttamente dal lupo.