Non solo Aidaa contro tale ipotesi ma anche medici e virologi
Nei giorni scorsi diversi giornali hanno riportato una notizia proveniente di uno studio proveniente dal Regno Unito che sosteneva che tra le possibili ipotesi riguardanti il contagio della forma sconosciuta di epatite che nelle scorse settimane ha colpito alcuni bimbi in diversi paesi europei e di altri continenti vi fosse la trasmissibilità dai cani.
Una vicenda smentita immediatamente dai maggiori virologi e pediatri italiani che l’hanno definita come “Un assurda ipotesi”.
Epatite presa dai cani. Aidaa: affermazione grave e pericolosa
Sulla vicenda interviene con una nota stampa l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA che definisce “Grave e pericolosa questa ennesima fake news che potrebbe portare qualcuno che ci crede ad abbandonare i cani. Sarebbe ora di finirla di pubblicare notizie come questa- continuano gli animalisti di AIDAA – ne abbiamo già avute a sufficienza di fake che riguardavano gli animali ed in particolare cani e gatti durante il periodo del covid, non ne servono altre”.
In diversi in Italia hanno criticato e bocciato tale ipotesi.
Epatite presa dai cani: il parere di alcuni noti medici
Il virologo e direttore del Galeazzi Fabrizio Pregliasco l’ha definita quella dell’epatite presa dai cani “Un’ipotesi al momento priva di basi realistiche”.
Pregliasco invita a fare attenzione anche solo a considerare i cani quali “vettori incolpevoli di un eventuale agente virale o batterico potenzialmente associato.”
“Ricordo – precisa Pregliasco – come siamo noi in genere a trasmettere loro delle infezioni, come è accaduto in molti casi”.
La microbiologa dell’ospedale Sacco, Maria Rita Gismondo: “No, sono ipotesi infondate. Fino a quando non ci saranno dati solidi non si può dire nulla di supportato dai fatti”.
“Ipotesi senza basi scientifiche. E’ come sparare in aria e sperare di prendere un uccello.” A dirlo Giuseppe Maggiore, responsabile dell’Unità operativa di Epatogastroenterologia e Nutrizione dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.