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Festa del Gatto, alcuni miti da sfatare per il nostro amico

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Festa del Gatto, alcuni miti da sfatare per il nostro amico
Festa del Gatto, alcuni miti da sfatare per il nostro amico

Il gatto. In Italia è presente un vero e proprio ‘esercito’ di gatti. Secondo le ultime stime sarebbero oltre 7,3 milioni i gatti in Italia, superando la presenza dei cani che fino a non molto tempo fa erano il ‘pet’ più adorato della penisola.

Per questo motivo da circa vent’anni esiste una giornata dedicata al gatto che ricade proprio oggi, lunedì 17 febbraio.

E se i nostri amici a quattro zampe vengono festeggiati, su di loro, nel contempo, ricorrono dei “falsi miti” che spesso non rispecchiano le loro reali abitudini e caratteristiche.

Festa del Gatto, alcuni miti da sfatare per il nostro amico
Un cucciolo di gatto Maine Coon

Un noto pool di veterinari ha stilato i 7 miti da sfatare, come le loro leggendarie 7 vite o, meglio, alcuni consigli legati alla loro cura.

Il gatto va seguito con molta attenzione in modo da garantirgli un completo benessere. Per fare questo è opportuno attuare la prevenzione, un po’ come si fa per gli umani.

Per esempio una delle cose più delicate che riguarda il gatto è l’apparato urinario. Basti pensare che 1 gatto su 5 soffre di patologie legate al tratto urinario.

Per prevenire tali patologie è sufficiente attuare dei piccoli accorgimenti, quali l’adozione di una corretta dieta e l’analisi delle urine almeno 1 o 2 volte all’anno.

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Ecco i sette consigli o miti da sfatare

I gatti che vivono in casa non corrono rischio di prendersi malattie

Il gatto domestico, teoricamente, ha meno probabilità di prendersi malattie, pulci o parassiti rispetto agli animali che stanno all’aperto, ma non lo si può considerare completamente al sicuro.

E’ sua l’abitudine di rilassarsi sui davanzali e andare a curiosare in aree della casa che possono comportare dei rischi, come balconi, terrazze, garage e locali di riscaldamento, per questo è importante proteggerli durante tutto l’anno.

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Un gatto dal veterinario

Il gatto è un animale poco impegnativo

I gatti per loro natura, sono esseri indipendenti e spesso non mostrano i sintomi delle malattie, ma tutto questo non deve trarre in inganno. I loro nemici principali sono i boli di pelo e parassiti.

È quindi importante spazzolarli frequentemente, mettere a loro disposizione l’erba gatta, sempre fresca, in un bel vaso, per consentirgli liberarsi dal pelo che ingeriscono

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L’erba gatta

Per il gatto è sufficiente una visita all’anno di controllo

Solo un proprietario su quattro fa visitare regolarmente il proprio gatto dal veterinario.

Buon parte delle persone si fermano alle prime visite e vaccinazioni, quando i gatti sono cuccioli. Invece è importante farlo visitare un paio di volte all’anno. Ma soprattutto, è bene abituarsi a costanti controlli.

In particolare, gli esperti consigliano un controllo delle urine almeno 1 o 2 volte all’anno, sia per i gatti maschi sia per le femmine.

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Il gatto ama la solitudine

Non tutti i gatti amano stare soli, anzi. Può capitare che alcuni gatti non amino stare da soli per lungo tempo e per questo mostrano segni di ansia e agitazione quando sono lontani da qualcuno con cui hanno instaurato un forte legame.

Lo si capisce da alcuni segnali: se piangono quando si sta per uscire di casa, oppure se mostrano irrequietezza con alcuni oggetti.

Le conseguenze? Mancanza di appetito e difficoltà ad urinare.

Il gatto che fa le fusa

Il radar del gatto è il naso

A fare da potente sensore degli odori è la bocca. I gatti hanno una ghiandola posta sotto il palato, dietro gli incisivi superiori. Quando sono intenti ad annusare qualcosa, sembra che tendano a spalancare la bocca.

Quando fa le fusa vuole le carezze

È un pensiero comune pensare che le fusa (ffrrr frrr, prrrfrrrrr) siano solo un segnale di benessere. A volte, invece, manifestano un senso di malessere e disagio dovuto ad un momento di ansia o di dolore fisico.

Le pupille del gatto

Il gatto vede al buio

Pur essendo degli animali notturni, i gatti non riescono a vedere nel buio più totale, ma hanno bisogno di una minima fonte di luce.

I loro occhi hanno un elevato numero di fotorecettori, detti bastoncelli, che in condizioni di oscurità gli permettono di assorbire una grande quantità di luce. Viceversa, la pupilla si restringe quando il fascio luminoso è elevato.

E’ per questo che i gatti possono vedere al buio anche sei – sette volte meglio degli esseri umani.